Traduzione audiovisiva

La traduzione audiovisiva (TAV), detta anche traduzione multimediale, è un’area specialistica della traduzione che riguarda la resa di testi multimodali e multimediali in un’altra lingua e/o cultura e che comporta l’uso di un sistema multimediale durante il processo di traduzione o trasmissione[1]. La traduzione audiovisiva fa riferimento a tutte le modalità di trasferimento linguistico che si propongono di tradurre i dialoghi originali audiovisivi, al fine di renderli accessibili ad un pubblico più ampio.[2]

La traduzione audiovisiva è considerata relativamente nuova nel campo della traduttologia ed ha acquisito un ruolo sempre più importante negli ultimi decenni. La prima forma di TAV viene individuata nella traduzione delle didascalie dei film muti negli anni Venti, successivamente con l'avvento dei film parlanti, soprattutto di origine statunitense, la traduzione audiovisiva venne impiegata su larga scala. Inizialmente furono provate varie forme di traduzione, ma ben presto la sottotitolazione e il doppiaggio diventarono le modalità preferite.[3]

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  2. ^ Elisa Perego, La traduzione audiovisiva, Carocci, 2005, ISBN 88-430-3410-3, OCLC 799453180. URL consultato il 3 maggio 2022.
  3. ^ Yves Gambier e Luc van Doorslaer, Handbook of translation studies, John Benjamins Pub. Co, 2010, ISBN 978-90-272-7376-5, OCLC 780442609. URL consultato il 26 aprile 2022.

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